Lago Inle | |
Il 25 siamo arrivati su lago Inle, un posto incredibile, dove tutta la vita si svolge sull'acqua, come nei tempi antichi, centinaia di anni fa.
Lago Inle, proprio per questo, è una delle principali mete di turisti di tutto il mondo. Il lago è lungo circa 22 chilometri e largo circa 11.
Nella zona sud del lago, è vietato l'accesso ai turisti in quanto nella zona ci sono dei ribelli Shan, e la sicurezza non sarebbe garantita.
In questo periodo dell'anno l'acqua è molto bassa, così tantissime case che normalmente si trovano sull'acqua si trovavano in pratica
sulla terra ferma.
Prima di raggiungere il lago, ci siamo fermati in un monastero per piccoli monaci buddhisti. I piccoli monaci sono grandi tifosi di calcio ed era piacevole scoprire che molti di loro hanno la stessa squadra di cuore come me: il Milan. Anche se vivono dall'altra parte del mondo, si vede che ne sanno qualcosa di calcio. Raggiunto il lago, abbiamo scambiato il nostro abituale mezzo di trasporto, la macchina, con uno nuovo, una barca lunga e stretta, molto veloce, ma anche molto rumorosa. Dopo quasi un ora siamo arrivati in un ristorante dove era previsto il pranzo per quel giorno. Dalla terrazza si vedeva, proprio davanti a noi, Phaung Daw Oo Paya, una pagoda ricostruita al posto di un'altra, che è stata distrutta in un incendio. Una caratteristica di questa pagoda è che non contiene le statue di Buddha, ma cinque figurine dorate su un altare. Come anche in tanti altri posti, alle donne è vietato di avvicinarsi all'altare. Dopo pranzo abbiamo continuato il nostro giro sul lago, nei vari villaggi, osservando la vita quotidiana degli abitanti e visitando alcuni posti dove si producono in modo artigianale i tessuti di seta e fiore di loto (questi ultimi sono carissimi in quanto per avere un metro quadrato del tessuto ci vogliono 4 giorni interi di lavoro), le sigarette e gli oggetti in ferro. C'era anche una festa per i bambini, piuttosto comune in questo periodo in quanto le scuole sono chiuse per le ferie. Verso le quattro di pomeriggio ci siamo avviati verso il nostro albergo e prima della cena ci siamo presi un break sulla terrazza del nostro bungalow, a godere di uno splendido tramonto, tutto dorato. Il bungalow era bellissimo, tutto in legno con la costruzione tradizionale di questa zona. Mi sono disteso sul lettino e mi sono goduto il sole già basso, che scendeva lentamente verso ovest. Il gioco di colori e ombre del sole al tramonto era indescrivibilmente bello. Abbiamo cenato nel ristorante praticamente vuoto dell'albergo e poi siamo tornati al nostro bungalow. Ho iniziato a sentirmi male. Avevo freddo, sudavo molto e dovevo spesso andare in bagno. Siamo giunti rapidamente alla conclusione sulla ragione della mia condizione: tutti i sintomi indicavano che avevo preso un colpo di sole. Durante il giro in barca ero costantemente al sole, e poi ho anche preso il sole in terrazza. Tre aspirine hanno risolto il problema. La notte è stata dura, ma al mattino mi sentivo relativamente bene. Il giorno dopo ho lasciato le mie solite magliette estive e ho indossato una camicia bianca a maniche lunghe, per proteggermi meglio dal sole. Il giorno successivo, il 26, la prima meta era un vastissimo mercato, Shwe Inn Thein, ma durante il viaggi abbiamo avuto un piccolo inconveniente con la nostra barca: l'acqua nei canali era bassissima e così ci siamo arenati. Un'uscita dalla barca, una spintarella, ed il viaggio è continuato. Nei pressi del mercato c'è un vecchissimo complesso delle stupe che abbiamo ammirato arrampicandoci su una collina (faceva molto, molto caldo).
Il pranzo è stato servito in un ristorante italiano. Inizialmente ho chiesto una pizza margherita: niente da fare, quel giorno non avevano le pizze.
Dopo ho chiesto una carbonara, e anche questa non si poteva avere. Alla fine ho mangiato un piatto di tagliatelle con il sugo al pomodoro, tutto prodotto
localmente, ma devo dire molto buono, specialmente dopo giorni e giorni di riso.
Prima del ritorno in albergo, si è fatto un giro nei giardini galleggianti. Si tratta della terra che galleggia sull'acqua, assicurata con numerosi bastoni in bambù, infilati nel fondo del lago, contro i spostamenti orizzontali, ma gli stessi bastoni permettono ai giardini di seguire cambiamenti di livello d'acqua nelle varie stagioni. Una delle attrazioni del lago sono i barcaioli che remano con una gamba, stando in un equilibrio molto precario, almeno così sembrava a noi; non potevo tornare in Italia senza scattare almeno una foto. |
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