Monte Poppa | |
Dopo il volo con la mongolfiera e una breve sosta nel nostro albergo per la prima colazione, verso le 8:30 siamo partiti con la macchina per
Monte Poppa. Prima di arrivarci ci siamo fermati in un posto dove fanno diversi prodotti dagli arachidi (olio) e dal succo di palma (grappa e caramelle).
Dicono anche che le caramelle hanno un certo effetto, simile a quello del Viagra.
Il Monte Poppa è un posto molto famoso, definito l'Olimpo della Birmania. E' un vulcano estinto, alto 1518 metri, consacrato soprattutto al culto dei Nat, che l'hanno scelto come loro dimora, secondo la tradizione. Nat sono i spiriti con i poteri di aiutare, ma anche di fare del male agli esseri umani. Durante le feste dei Nat, i medium (quasi sempre omosessuali, vestiti da donna e non sposati) vengono posseduti dai spiriti. L'alcool, musica molto chiassosa, canti e danze aiutano il trapasso. In fondo della montagna, all'interno del tempio di Mahagiri sono esposti i manichini raffiguranti i 37. I spiriti sono delle persone che nel passato lontano sono morte in modo violento e questo è il motivo della loro inquietudine. Il loro culto è molto diffuso tra i birmani, anche se non appartiene al buddhismo. Ad una domanda ad uno dei visitatori che portava i doni agli spiriti (frutta, alcool, denaro): "Ma Lei, visto che è un buddhista, ci crede negli spiriti Nat?", si è avuta la risposta: "Non è che ci credo, ma è meglio tenerseli buoni". In cima al monte ci si arriva con le scale, a piedi nudi. Si sale per 750 metri e si raggiunge la cima che si trova a circa 1.500 metri sopra il livello del mare. Il percorso è molto interessante, visto che la tipologia delle scale cambia e si è accompagnati durante tutto il percorso dalle numerose scimmie. E da prestare una certa attenzione: a mia moglie sono quasi riusciti a rubare gli occhiali da sole. In cima c'è un altopiano, una specie di piazza su cui si trovano numerosi templi. Tutto è molto luccicante per effetto degli specchi che sono stati usati per realizzare le facciate e le insegne al neon. L'atmosfera è piacevole e spirituale. Dopo aver girato quello che c'era da vedere, ci siamo seduti su una parete per fare una pausa. Una giovane coppia si è avvicinata a noi e ha chiesto se potevamo fare delle foto insieme, tutti e quattro. Abbiamo accettato volentieri. Siamo anche riusciti a scambiare qualche parola con loro in inglese. A mia moglie piaceva molto la giovane donna, così le ha dato un piccolo blocco note che aveva nella borsa. La donna si è inchinata e ha ringraziato molto, dopo di che ci siamo salutati. Quando è arrivato il momento di scendere, quella ragazza ci stava aspettando vicino alle scale e ha dato a mia moglie una piccola foto plastificata di un Nat. Lì ci siamo salutati ancora, molto cordialmente. È stato un incontro molto piacevole che spesso ricordiamo anche a distanza di qualche anno. |
Birmania Pagina iniziale Yangon Yangon Viaggia con Gigi Birmania 2012 |